"Sono passati tanti anni da quando sono nate in Agrispesa le verdure per minestrone e, a dire il vero, un tempo le chiamavamo le "verdure goffe". Raccontiamo la storia di quel nome.
Nei campi innevati c'è ancora qualche prodotto: un po' di teste di cavolo che il freddo ha bloccato nella crescita e sono rimaste un po' "sgonfie", un bel po' di carote, dolcissime e tenere, ma cresciute storte, goffe, grosse e a volte biforcute. Che cosa farne? Ho chiesto a Luigina se aveva voglia di sperimentare con me un'idea. Luigina ha preparato un sacchetto con 2 teste di cavolo "sgonfio", 4 carote storte, 2 cipolle, 1 fetta di zucca, 4 o 5 patate piccole. Era un bel sacchetto di verdure, anche se esteticamente fuori dai parametri commerciali. Ho lavato, tagliato a grossi pezzi e messo in pentola con acqua. Mentre lavoravo, sabato, in casa, le verdure cuocevano. Venti minuti e poi ho frullato tutto con il frullatore a immersione. Sale, pepe e un filo di olio. La mia famiglia è composta da 5 persone: abbiamo mangiato una crema buonissima sabato a pranzo e, quello che è avanzato l’ho scaldato domenica a cena, per tre persone.
Mi sembra una bella idea. Un sacchetto un po' più grande per le Agrispese grandi, uno un po' più piccolo per le Agrispese piccole. C'è varietà di verdure e Luigina vende il frutto di quei campi che il freddo o la natura del terreno, o un piantino poco robusto hanno reso "goffe", ma non per questo meno buone".