"L'aglio, per tradizione, si raccoglie in un momento ben preciso dell'anno: si dice che all'aglio bisogna lasciare prendere la rugiada di S. Giovanni, dopo il 24 di giugno. Se lo raccogli una settimana dopo, il gambo diventa debole e non si possono più fare i mazzi (il gambo secco, ben stagionato è la garanzia della buona possibilità di conservazione dell'aglio); invece, se lo raccogli troppo presto, potrebbe marcire.
Dopo la raccolta si stende tutto l'aglio in modo che il gambo copra la testa; la testa deve essere ben coperta affinché non diventi blu (essendo la testa verde, il sole la farebbe diventare blu). Dopo qualche giorno si gira dall'altra parte e si lascia prendere un pochino di sole alla testa che ormai è seccata. Un tempo si passavano le teste sulle balle di paglia, perché diventassero più bianche (si diceva che se le donne non pulivano l'aglio nel mese di luglio al sole, l'aglio non sarebbe stato buono e sano, perché doveva prendere sole in ogni momento). Oggi si passa testa per testa e si pulisce con un coltellino.
Di solito una donna si occupa di fare i mazzi. Poi lega tra loro due mazzi e li mette in un posto arieggiato a cavallo di due "brope", pali di legno, all'ombra fino all'autunno."