"Siamo venuti nella campagna romana con la famiglia nell’ ’83-‘84– racconta Sergio Pitzalis di Bracciano. Abbiamo portato il bestiame e la tradizione nostra della trasformazione, perché già il nonno materno era pastore e faceva formaggi, sempre in casa, poi la nostra maestra è stata mia madre. Noi prima stavamo a Nurri, nell’entroterra della Sardegna. Una volta che ci siamo trasferiti qui abbiamo continuato l’allevamento del bestiame e nel 2000, il formaggio l’abbiamo sempre fatto, abbiamo fatto il caseificio con la famiglia.
Intorno al 2002 abbiamo cominciato a mettere a punto la lavorazione del Caciofiore, prendendo spunto dal libro di un agronomo latino, Columella. Nel 2005 questo Caciofiore è divenuto un presidio Slowfood e adesso è diventato il sigillo di Campagna Amica, perché siamo quattro produttori certificati in Italia ad avere quel formaggio lì. Sta anche nella guida di formaggi storici del Gambero Rosso.
In famiglia siamo io, mia moglie e 3 figli, più ci sono 3 persone che ci aiutano. Il gregge è composto da circa 1500 capi, col pascolo siamo 300 ettari che prendiamo in affitto, pascolo ce n’è tantissimo perché in inverno cresce poco. I pascoli sono nella campagna romana, in Lazio, la nostra azienda è nella zona di Bracciano."