"La preparazione e la commercializzazione delle marmellate, nel corso degli anni è diventata una colonna portante della nostro bilancio. Per poter sopravvivere, un'azienda a conduzione famigliare deve riuscire ad ottimizzare tutte le risorse e a ridurre al minimo gli sprechi. Tutto quello che non riusciamo a vendere velocemente, soprattutto in estate, tende a marcire o a germogliare per cui abbiamo dovuto trovare un mercato diverso. Le cipolle rosse che incominciano a germogliare non possono più essere vendute, ma sono ancora ottime per la preparazione di composte, i frutti freschi del corbezzolo ed i petali di rosa non hanno mercato, ma le marmellate ottenute da essi hanno numerosi estimatori sia nei mercatini del fine settimana che fra i frequentatori dell'agriturismo.
Riuscire ad ottenere le autorizzazioni Asl per l'apertura del laboratorio di trasformazione non è stato né semplicissimo né rapido ma è stato un costo necessario che si è ripagato nel corso degli anni. Ovviamente il lavoro è aumentato, non solo per la lavorazione nel laboratorio, ma anche per la realizzazione delle etichette che preparo personalmente al computer ogni sera.
Le mie marmellate nascono dalle ricette della nonna a cui ho fatto aggiunte e modifiche dettate dall'esperienza e dalle richieste dei clienti. Il segreto delle mie marmellate è di essere realizzate con gli ingredienti che coltivo e raccolgo personalmente al giusto grado di maturazione e di essere preparate in piccole quantità volta per volta, solo con prodotti scelti e controllati. Oggi tanti chiedono marmellate senza zucchero o con poco zucchero, purtroppo il mio processo di preparazione è artigianale e lo zucchero è un componente fondamentale che funge anche da conservante naturale. Piuttosto che mettere altri conservanti nelle mie marmellate preferisco continuare ad usare lo zucchero.
Le pere campanelle sono una varietà di pere piccole molto antiche".