"Per prima cosa è giusto definire esattamente cosa si intende per sapone di Marsiglia. Il processo di saponificazione ha origini antichissime e ha alla base una reazione relativamente semplice: l'unione di un grasso con la soda.
I saponi naturali si suddividono generalmente in due categorie: quelli ottenuti da grassi di origine animale (80% dei saponi) e quelli ricavati da oli vegetali (20%). Il vero sapone di Marsiglia deve derivare esclusivamente dalla saponificazione di oli vegetali. Alla fine degli anni ‘20 dello scorso secolo il sapone veniva fatto integralmente con olio di oliva, fino a quando la crisi del 1929 costrinse le autorità francesi a vietare l'uso di tale olio per scopi non alimentari. I maestri saponieri decisero allora di utilizzare l'olio di cocco e l'olio di palmisto (ricavato dai datteri delle palme) provenienti dalle colonie per realizzare il sapone. Nacque così la formula del sapone di Marsiglia conosciuta ancora oggi a base di una miscela di olio di oliva, olio di cocco e olio di palmisto. Aumentando la percentuale di olio di oliva si potenziano le capacità sgrassanti del sapone, aumentando la percentuale di olio di cocco se ne accentuano le caratteristiche idratanti. Fondamentale, infine, per identificare il vero sapone di Marsiglia è la temperatura di saponificazione che non deve mai superare i 50° C. Saponificando a freddo, le glicerine non vengono danneggiate e conservano appieno il potere idratante.
Il sapone di Marsiglia è quindi formato da soli oli ed è totalmente anallergico per cui è particolarmente indicato per detergere, oltre che gli indumenti, anche tutte le pelli più delicate. Le scaglie di sapone si ottengono durante il processo di lavorazione delle lamine con cui vengono formati i cubi e sono costituite dagli stessi ingredienti. Per sfruttare appieno il potere sgrassante delle scaglie è bene scioglierle in un piccolo quantitativo di acqua tiepida prima di impiegarle per lavare. Tale accorgimento è fondamentale se si vogliono impiegare le scaglie di sapone di Marsiglia per lavare in lavatrice. Bisogna fare inoltre attenzione a non eccedere troppo con il quantitativo; se si mettono più di 2/3 cucchiaini di scaglie si corre il rischio di produrre troppa schiuma che potrebbe anche fuoriuscire dalla macchina. Se si lava con acque molto ricche di calcare è opportuno aggiungere un cucchiaino di bicarbonato. Le scaglie disciolte sono ottime anche come detergente per il corpo, ideali per bagni idratanti particolarmente indicati per pelli secche e sensibili.
Le scaglie di sapone possono essere bianche oppure colorate. Il procedimento per ottenere queste scaglie colorate è il seguente: quando produciamo le saponette, alla fine aggiungiamo la profumazione, che è un olio essenziale, una macerazione in glicerina di una pianta. Fra una mescola di sapone e un'altra, ad esempio tra la rosa e il mughetto, il macchinario, quando finisce la rosa e comincia il mughetto, produce una parte che non è né rosa, né mughetto. Quella parte lì la teniamo da parte e la lavoriamo in scaglie."